Mi ha molto colpito questo post di Rachele S. (nome non più appuntabile per intero causa blocchi e censure continui… anche lei è una che dice cose particolarmente rivoluzionarie,come ad esempio che le madri crescono i figli o che i bambini vogliono mamma e papà 😆,quindi è stata costretta ad oscurare il suoi nome),discorso logico,ineccepibile sul solito tema spinoso delle madri lavoratrici,che,a quanto pare,sono considerate l’unico modello accettato/accettabile dalla nostra società malata,secondo cui è molto più ammirevole una donna che lascia i propri bambini al nido (nelle mani di estranei,quando hanno 4 mesi di vita) rispetto ad una che magari,pur avendo validi titoli di studio (ricordiamo che lo studio,la conoscenza,la curiosità e la motivazione per l’apprendimento non solo soltanto un mezzo per accedere al mondo del lavoro… possono esserlo,ma anche no;una persona può tranquillamente studiare per la terza laurea,ma lavorare come commessa o friggere patatine al Mc Donald,così come può studiare per il dottorato in astrofisica,ma iniziando un’attività privata che porta cornetti caldi a domicilio),ritiene un attimino più giusto allevarli da sé,nella sicurezza della sua casa e senza dover regalare lo stipendio ad una persona che inizierebbe a vivere nella sua famiglia,al suo posto.
Il modello di famiglia
(e di donna) oramai accettato (e possibile) è solamente questo,perché occuparsi della
propria famiglia è quasi un tabù:perfino dirlo è riprovevole… Anche se
però,bisogna ammetterlo,le (uniche?)
persone che poi hanno da ridire sono proprio le donne,le tipiche “chi sei tu per giudicare/dobbiamo essere
solidali l’una con l’altra/nessuno deve mettere bocca nelle scelte altrui”,quando
poi la bocca ce la mettono eccome!
Le peggiori critiche ad
alcune delle mie solite pericolose attività sovversive (vedi:preparare la
cena/stirare bucato/bollire verdure et similia) le ho ricevute sempre dalle suddette “siamo libere di fare ciò che vogliamo”,perché siamo sempre
libere,purché facciamo quello che fanno loro (mi sembra logico).
Ciò non toglie l’ammirazione
per quelle donne/madri che poi,per ovvi motivi economici (vedi:marito che perde
il lavoro,vedovanza precoce,disastri finanziari vari,malattie e così via),pur di sfamare la famiglia,iniziano a
lavorare fino alle 8 di sera,ammazzandosi di fatica:questo è fuor di dubbio.
Ma le situazioni
estreme non sono poi la norma… sono un’eccezione:guardando le situazioni da
vicino,ci accorgiamo che poi la quasi totalità di queste donne sta fuori di
casa fino alle 8 di sera per poter evadere.
Sì,evadere.
Ascoltate i loro
discorsi e ve ne accorgerete:preparare il passato di verdure al bambino di 6 mesi
oppure mettere della biancheria nel cestello che gira è considerata quasi un’offesa,una
umiliazione (??),qualcosa che sa di oppressione (piccola
nota:anche se vivi da sola devi lavare la biancheria e spazzare a terra,a meno
che tu non voglia vivere in un porcile;e comunque,in quella casa ci vivi anche
tu,quindi non fai da cameriera a nessuno,né tantomeno occuparti della tua
famiglia ti rende una schiava,anzi),di
svalutazione,di sconfitta.
Anche se poi fare le
stesse cose quando vivi con l’amica o coi gatti smebra miracolosamente prendere
una piega diversa J a quel punto,è un’attività come un’altra. Miracolo… (ovvio:il solito
problema è l’uomo… è con lui che hanno problemi,ma sorvoliamo)
Ecco perché dare aiuti
alle famiglie vuol dire soltanto inventarsi gli asili free J così tutte giù al lavoro,quante più ore possibile e
quanto più presto possibile:non vorrete mica trascorrere 2 mesi in più a casa
coi vostri bambini?
Noooo!
Sacrilegio!
Vedete,cari ministri
per la famiglia (sicuramente ne avremo uno tanto carino che zappava la terra fino all’altro
ieri,ma tanto non importa… e mi fermo qui),come
dice bene Rachele,ci possono essere tanti tipi di madri e ad alcune non importa
un fico secco dell’asilo gratis,perché i bambini di 3 mesi proprio non ce li vogliono
mandare (aah… donne fallite!):queste
strane donne venute dal medioevo (che ci ha regalato opere d’arte
sublimi,cattedrali,p0emi d’amore…),insieme
ai loro cavalieri (la mia indole medievale viene sempre fuori a un certo
punto),vorrebbero sapere che è possibile
anche lavorare più in là,quando i figli siano per lo meno in grado di stare su
2 gambe da soli,vorrebbero sentirsi dire che stanno facendo un buon lavoro a
non delegare subito qualcuno alla cura dei loro piccoli (sì,perché questi
bambini cresciuti come si deve,sapete,un giorno,saranno dei buoni cittadini,poiché
saranno stati seguiti,indirizzati e non lasciati allo sbaraglio come piace alla
vostra idea di famiglia “liquida”;magari non saranno teppistelli che vanno a
spaccare strade perché non sanno cosa fare della loro vita o piccoli selvaggi
che manifestano per legalizzare le sostanze stupefacenti:saranno dei bravi
medici,sapranno progettare strade su cui camminiamo tutti,sapranno insegnare…),vorrebbero sapere che è possibile non
essere etichettate come “perdenti” o “fannullone”,solo perché non entrano in un
ufficio la mattina.
Potete arrivarci?
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