sabato 25 maggio 2019

QUANDO I "DIRITTI" DIVENTANO UN'APPROVAZIONE A POTER FARE CIO' CHE SI VUOLE



come già avevo ipotizzato in altre mie riflessioni,credo che la + grande paura delle donne occidentali sia diventata quella del limite,quella del dover/poter distinguere tra ciò che è giusto e ciò che è ingiusto fare,tra ciò che è bene e ciò che è male,in nome di una pseudo-libertà (che invece le ha rese spesso delle schiave infelici).
l'autrice di cui riporto il post è rachele s.,che ha centrato il problema,prendendo spunto dall'episodio dell'attrice alyssa milano,riguardante il sex strike che ha proposto alle donne...
eh già:xché poter abortire fino al 9° mese pare che neanche basti ancora.
vogliono di +....
e lo vogliono fare pure con la benedizione di tutti.


Alyssa Milano scrive: «I nostri diritti sulla riproduzione sono stati cancellati. Fino a quando le donne non avranno il controllo legale sui propri corpi, noi non possiamo rischiare di rimanere incinte. Unitevi a me, non facciamo sesso fino a quando non riavremo indietro la nostra autonomia sul corpo. Lancio un appello per lo sciopero del sesso (#SexStrike). Passa parola».
Gentile Signora Milano, non vorrei sembrarle invadente, ma debbo intervenire sul Suo diritto di sciopero. Non che io desideri che Lei non lo porti avanti, per l'amor del Cielo, ma che Lei sia informata "sui fatti" prima di cacciarsi in un cosiddetto 'cul de sac'. Prenda la mia come un mero e umile gesto di solidarietà femminile o, come va di moda dire oggi, di 'sorellanza'.
Le donne hanno, a tutt'oggi, il potere sui loro corpi?
E se ce l'hanno, posseggono parimenti la conoscenza e tutte le potenzialità sugli stessi?
E se detengono diritti sui loro corpi, le donne, posseggono anche doveri?
La prima risposta è la più semplice: sì, le donne come Lei, posseggono potere sul loro corpo.
Tuttavia, non tutte lo posseggono in egual misura.
Qualche esempio: le donne lapidate in Paesi dove essere donne significa realmente non avere diritti (Lei credo che possa abbigliarsi e atteggiarsi e accoppiarsi con chi desidera senza il timore di essere uccisa a sassate); donne che vengono ingravidate per mettere al mondo i figli di coppie ricche (per esempio alcune Sue colleghe hanno approfittato di tale pratica per evitare di "perdere tempo" con cose sciocche come fare l'amore con un uomo, sentire il frutto del loro amore che cresce nella pancia, dare vita alla creatura partorendo, nutrire la medesima con le proprie poppe: tutte attività per niente cool); donne piccole che vengono uccise nella pancia o partorite e abbandonate solo perché sono femmine (cosa che, a quanto apprendo, a Lei non è accaduta: anzi, ha potuto studiare e intraprendere il mestiere che più Le è piaciuto avendo il tempo di twittare cretinate); donne molto giovani costrette a sposarsi e ad avere rapporti sessuali con uomini adulti che spesso, durante la penetrazione vaginale, causano la loro morte per lesioni interne: quelle che rimangono gravide è possibile che muoiano durante il parto - la soluzione non è l'aborto, ma la condanna di queste culture e questi singoli gesti aberranti -(a quelle come Lei non accade: ti sposi quando/dove/con chi vuoi); donne molto piccole che vengono usate per pedopornografia a partire dalla nascita, sino a che non maturano e perdono d'interesse nei confronti del pedofilo: purtroppo questo schifo ha preso tanto piede anche nel mondo femminile: sono molte le donne pedofile che usano bambine (accade moltissimo in occidente, ma non sono a conoscenza di Suoi 'cinguettii' sull'argomento); donne molto giovani che si prostituiscono vendute dalla famiglia oppure costrette a farlo in Paesi lontani dai propri, e che debbono subire le fantasie sessuali di pervertiti schifosi (tutti occidentali)...
Farebbe cambio, Alyssa, con tutte quelle donne? O preferirebbe rimanere la povera attrice costretta a cercare sostegno dai suoi fans tramite un social network?
Risposta successiva: No, non tutte posseggono conoscenza e potenzialità del proprio corpo femminile. Le potenzialità delle quali sto parlando non riguardano né l'uso di squallidi sex-toys che vanno ora per la maggiore (che pena), né il fatto di usufruire di cavità femminili a scopo erotico, all'infuori dell'apparato genitale, poiché è un servizio che riguarda l'asservimento al maschio che, spesso, è pure misogino (no, guardi, non mi dica che il rapporto anale è divertente perché non ci credo).
Le potenzialità del corpo femminile riguardano la magnificenza della maternità (biologica, adottiva, spirituale) che caratterizza tutte le donne: sì, lo so che adesso come adesso tra le attrici va di moda il vestire i chihuahua, ma per questi rognosi animaletti voi non siete delle mamme, siete delle povere mentecatte che li nutrono (tanto vale che qualcuno ve lo dica). La maternità, quella potenzialità umana che rende la donna (qualsiasi donna, pure una suora) capace di dare amore fino all'ultima goccia di sangue, di stare desta per ore al capezzale del figlio (non credo che ci siano molte donne degne di allacciare i calzari alla madre di Vincent Lambert, ad esempio), di proteggere con enorme resistenza ogni piccolo d'uomo che ne ha bisogno (vogliamo parlare delle missionarie in Africa o in Sud America? Sì, quelle che ogni tanto vengono decapitate così, gratuitamente: ecco, loro sono donne al massimo della loro femminilità).
Lei e quelle come Lei che non sa di cosa sto parlando quando pronuncio le parole "muco vaginale", se va bene. Perché per Lei e tutte quelle come Lei che alla veneranda età di 47 anni - mi scusi se mi permetto - non sanno come distinguere un periodo ovulatorio da una fase mestruale, la caratteristica di essere "femminile", manco ci si avvicina.
Lei deve essere una di quelle donne che non ha idea di quando si rimane gravide e che, quindi, ha la medesima competenza di quei maschi misogini che godono del diritto delle donne di abortire perché così possono approfittarne quando gli tira di più. Lo prova il fatto che Lei non scrive: "Fino a quando le donne non avranno il controllo legale sui loro corpi, non possiamo rischiare di rimanere incinte nel periodo fertile, per cui non facciamo sesso durante l'ovulazione", ma scrive "Fino a quando le donne non avranno il controllo legale sui propri corpi, noi non possiamo rischiare di rimanere incinte": sintomo che, per me, Lei non ha idea di come funziona il Suo corpo (come molte trenta/quaranta/cinquantenni, del resto).
Vede Alyssa, Lei è una di quelle donne - ne conosco a pacchi - che si sono fatte fare il lavaggio del cervello da una cultura maschilista che ha portato avanti le istanze misogine usufruendo delle donne stesse. Allora l'iperstimolazione ovarica è diventata "dono", l'utero in affitto "atto di generosità" per coppie sterili: l'uomo sì che conosce quell'aspetto meraviglioso dell'essere donna che ama il sacrificio e l'altruismo. Si è fatto furbo e ne ha approfittato. Ecco perchè la lotta contro l'utero in affitto è femminista.
Ecco perchè la lotta per favorire l'acquisizione delle capacità di comprendere le fasi del ciclo uterino è femminista.
Ecco perchè la lotta contro tutta la violenza contro le donne che parte da quella nei confronti dell'embrione, sino alla tutela di tutte le bambine, è femminista.
Ecco perchè la vera lotta femminista non ha nulla a che fare con Lei e il suo stupido sciopero.
Veniamo all'ultima questione: in attesa di riprendere a fare sesso (che roba noiosa, dev'essere fare sesso: provi a fare l'amore, vedrà come cambia la musica) studi un po' di embriologia. Scoprirà che quel minuscolo esserino non ha nulla di differente da Lei. Scoprirà che la donna non ha nulla da temere da un embrione. Scoprirà quanto sia magnifico poter vivere per amare qualcuno da custodire e crescere.
E studi storia: Lei è una povera pedina di un mondo maschilista che ha ridotto la donna a oggetto di erotismo, ed è pedina di un mondo fatto di donne che non vogliono il bene delle donne, ma l'ingrassamento delle ideologie.
Alyssa cara, Lei e le Sue amiche avete il diritto di protestare quando qualcosa riguarda Voi e i Vostri diritti, ma scioperereste in egual modo se si trattasse dei Vostri doveri?
Laddove c'è a pretesa di un diritto senza la difesa di un dovere, lì c'è l'inganno, l'ideologia e l'ignoranza.
La saluto Alyssa, non è mai troppo tardi per conoscere il muco vaginale. Potrebbe essere un bel diritto per il quale combattere, quello delle donne che pretendono di conoscere come funziona il loro corpo...

Rachele Sagramoso