Questa degli asili nido/parcheggi è una questione molto spinosa,che ha origini negli anni '70 (come minimo),quando iniziarono i movimenti della seconda ondata femminista.
Il femminismo ha agito su 2 fronti:quello economico (rendendo impossibile/difficile ad una famiglia di andare avanti con 1 stipendio solo) e quello ideologico (facendo sentire le donne/madri delle fallite incapaci,nonché schiave del patriarcato,se si dedicano alla propria famiglia). Ed ecco la frittata:schiere di donne che fanno a gara pur di tornare nella gabbietta il + presto possibile,per non deludere la società,le aspettative,le amiche,ecc.... e i risultati li vediamo sotto i nostri occhi:bambini lasciati sempre soli,donne stremate ed esauste,famiglie che si disgregano sotto il peso dello stress.
Anche se dovremmo aggiungere una piccola nota:quante di queste donne,poi,a sentirle bene,sono veramente felici ed appagate,sapendo che i loro bambini sono rinchiusi per ore dentro un asilo e cresciuti da estranei? Io dico non moltissime.... all'apparenza,sì,giocano a fare le emancipate,ma poi,siamo veramente sicuri che tutto questo le soddisfi? Non lo so... molto spesso no e lo dico perché ci ho parlato con loro e ben + di una volta.
Le osservazioni da fare sarebbero tante,a partire dalle condizioni economiche con cui si progetta una famiglia ("Riusciremmo a gestirla in modo decente oppure qualcuno deve prendersene carico? Riusciremmo a seguire questi bambini o staranno sempre parcheggiati da qualche parte?"),perché queste cose andrebbero pianificate un attimino prima,prendendo le giuste misure (attività compatibili con la maternità/part time ,ecc).
In ogni caso,tutto questo era ampiamente progettato e deciso dal movimento femminista,secondo cui la donna non deve neanche essere messa in condizioni di poter scegliere (alla faccia della libertà!!!).
