Visto
che amo essere politically scorrect e dire/pensare/scrivere tutto ciò che la > parte delle xsone non vuole
dire (o meglio:sente di non poter dire,x non andare controcorrente e x
risultare bella amalgamata con tutto il gregge di pecore che la circonda),oggi
riflettevo sul ruolo e sulla natura degli uomini e delle donne,che io posizionerei
ai poli opposti di un magnete;che ci piaccia o no,abbiamo nature ≠ ≠,complementari,che si cercano
x potersi “completare” (e adesso non mi si venga a dire,come sempre,che ogn1 di
noi è già completo così com’è:certo,a ness1 manca un componente,ness1 cerca i
pezzi di ricambio o qualc1 che lo imbocchi col cucchiaino,xò bisogna ammettere
che esiste una naturale tendenza a cercare l’altro/a,un bisogno tutto
emotivo/affettivo che spinge gli uni verso le al3,xché è evidente che la nostra
natura maschile o femminile possa esprimersi pienamente solo in presenza del
sessopposto,facendo sentire gli uomini + maschi e le donne +
femmine) e x realizzare la propria singolare natura. Io non ho mai creduto alla
balla che vogliono rifilarci a tutti i costi,2° cui il maschile ed il femminile
sono,ol3 che interscambiabili,degli stereotipi imposti dalla cultura,dalla
società e dal conformismo:tutt’altro! La società,fino a prova contraria,è stata
creata dagli uomini e non sono certamente gli uomini ad essere stati creati
dalla società:se sono stati seguiti dei xcorsi,è xché,evidentemente,sin da
quando non esistevano stereotipi o convenzioni sociali (vedasi uomo
primitivo),è la natura ad essere stata assecondata;e quella non cambierà
mai,neanche nel 2020 o nel 3099. L’essenza maschile/femminile non può mutare,xchè
scritta nel codice genetico di ogn1 e l’assettormonale che ne deriva ha
conseguenze su tutti i comportamenti,gli atteggiamenti,i modi di fare (deo
gratias!) tipici degli uomini e delle donne. Gli stereotipi,a mio avviso,sono
altri e cioè quelli che si ostinano a volerci propinare x forza:un ixfemminismo
(ormai sfociato in pura misandria) forzato ed una femminilizzazione dell’uomo
(che,x qualche oscuro motivo,pare debba obbligatoriamente apparire come
debole,s8messo/zerbinizzato,sensibile,emotivo,nonché xfino realizzato tra le
mura domestiche ad accudire bambini:piena fantascienza! praticamente una
somministrazione di antiandrogeni);la lotta delle femministe tipiche degli anni
’70 non ha niente a che vedere con lo pseudo-femminismo (= misandria) di oggi:il coro che
urlava x ottenere parità di diritto x i sessi,diritto al voto e di istruzione è
sacrosanto. Ma quello di oggi è tutt’altro:è una lotta contro il nemico-uomo
(il quale,a quanto pare,o è zerbinizzato
oppure,2° loro,si trasforma in un mostro violento che torna a casa dal lavoro x
accoltellare la moglie),contro il “patriarcato” (quell’epoca buia e paurosa in
cui gli uomini andavano 10 h in miniera e le povere donne,s8messe e
schiave,stavano nel calore delle proprie case ad accudire i figli…),contro la
maternità (“il corpo è mio”:ok… peccato
che anche quello dell’embrione sia suo e non tuo!),contro la evidente ed
incontrovertibile (e adorabile/indispensabile,2° me) differenza (che non si
vuole accettare x nessuna ragione) tra la natura maschile e femminile,contro la
incancellabile ed innegabile forza che spinge donne e uomini a cercarsi
(forseforse c’entra la natura? la biologia? la fisiologia? la
sopravvivenza/continuità della specie? motivi di poco conto,proprio da niente)
da sempre e x sempre. Queste differenze le noto ogni giorno (e anche,ormai,con
piacere/divertimento,nonostante rappresentino spesso fonte di incomprensioni
tra le mura domestiche),stando a contatto continuo (beh… diciamo ± continuo:quando non ci sono
trasferte/viaggi/gg negli u.s.a. o in giro x l’europa) con l’uomo che ho
sposato,un essere che,ancora oggi,a distanza di molti anni,mi risulta a tratti
incomprensibile e a cui io risulto al3ttanto aliena J Le differenze sono
innegabili,a partire già dal modo di esprimerci:una donna si esprime x
sottintesi,x toni di voce (se io ti dico “allora
buonanotte!” pronunciando la parola in 2 milisecondi,non ti do un bacio o
un minimo di carezza/gesto carino,ma,anzi,mi allontano frettolosamente dalla
living room e scompaio,non ti sto esattamente augurando la buonanotte,ma ti sto
dicendo che sono arrabbiata e che mi aspetto di vederti venire nella bedroom
nel giro di 10’’ x scusarti/giustifiarti/chiarire/coccolarmi,non certo che tu
continui a stare sul divano come se niente fosse… xché,sappiatelo,lui è ignaro
di tutto e non ha neanche il minimo sospetto che lei si sia arrabbiata/offesa x
qualcosa!):una stessa parola assume i significati + disparati,se posta in
contesti differenti,se detta con toni di voce ≠ ≠,se pronunciata guardandoti
con affetto o se pronunciata con 1 sguardo di rabbia;tutto si trasforma
completamente! Xò,bisogna ammettere che queste differenze sono quello che
poi,in fondo,ci fa andare l’1 verso l’altra:proprio ciò che non vediamo in noi stessi
ci porta a cercarlo,a volerlo. Nel mio caso,le differenze sono portate
all’es3mo,sia dalla mia natura spiccatamente femminile/accudente che dalla sua
spiccatamente maschile (come si dice quando a 1 gli scivola tutto addosso? quando
è composta da una specie di suxficie che non offre attrito?),ma anche dalle
differenze caratteriali,tutte condizioni che ci portano ad essere ai 2 poli
opposti del magnete,senza sfumature,ma con una linea di confine ben marcata tra
l’1 e l’altra:così,ol3 alle note differenze uomo-donna,ci ritroviamo a fare i
conti con 1 che è il giorno e l’altra (cioè io) che è la notte,1 che è
imprevedibile e l’altra che è programmata/programmante,con me che tendo a
definire/incasellare/classificare/analizzare/scrutare tutto e lui che è così
indefinito/imprevedibile/fluttuante/inafferrabile (x me,abbastanza
incomprensibile) e così via,all’∞;insomma,2 universi opposti che,non so neanche io
come,riescono a camminare insieme;e xfino nella stessa direzione. Ammetto che
tutto questo strano equilibrio termodinamicamente sfavorito (bisogna forzare parecchio il sistema x farlo restare fermo e stabile) esercita su di me un fascino a cui riesco ad opporre ben poca
resistenza (mi arrendo e lo ammetto),pur essendo consapevole che le cose non possano
scorrere sempre proprio proprio lisce… Se io non lascio cadere una parola a
terra,se noto pure i punti e le virgole,se me la prendo x un’espressione
infelice e invece lui (lunatico e moody,come un cielo che si annuvola),dopo 5’
che si è arrabbiato (senza motivo… al- ness1 apparente e comprensibile),viene
da te e ti abbraccia come se niente fosse,cosa si deve dire? J Che siamo su 2 rette
parallele,che xò,ogni tanto,deviano dal loro xcorso e si incontrano;xò,solo
ogni tanto:poi riprendono a camminare in linea retta,incontrandosi di nuovo in
un altro punto + lontano. Oppure se lui,in
vacanza,vuole disxatamente (ma invano) coinvolgerti in attività non
propriamente prudenti e rilassanti,bensì altamente improponibili (vedi:sub
anche notturno a 60 m di profondità,parapendio,gg interminabili in barcavela),men3
tu desideri solamente intrattenerti con un’amica in un bel bar frescoso a
sorseggiare bibite gelate,cenare in riva al mare e goderti l’albergo
climatizzato,quale definizione è +
appropriata? E' appropriato dire che gli uomini vengono da Marte e le donne da Venere (come è intitolato il libro del mio adorato J. Gray) Il morale della favola,comunque,resta sempre lo stesso:donne e uomini
sono attratti gli uni verso gli altri come api dal miele e proprio a causa delle
differenze,da tutto ciò che vedono così ≠,così distante da sé,così irresistibilmente
incomprensibile… cercano di capirlo,di risolvere il rebus,ma senza trovare mai
la via d’uscita… E allora,dal momento che non considero gli uomini miei nemici
(tutt’altro! restano gli esseri che preferisco in assoluto,quelli di cui non
posso fare a - e con cui trovo - complicato avere rapporti di amicizia),dal momento che non sono
esattamente una xsona diplomatica,dal momento che mi piace dire quello che
ness1 osa + dire e dal momento che sono
una xsona molto critica (definita la “contestatrice” from my daddy),ho
provato,nel corso degli anni,a capire cos’è che veramente troviamo
irresistibile nell’altro sesso,mettendo insieme tutti gli elementi che ho
riscontrato,sia in me stessa che nelle amiche donne conosciute lungo il tragitto:in
merito alla questione (diciamo pure un polverone) sollevata,pochi gg fa,dalla
miamica E. C. su un social
bisogna
dire che ci sono molti fraintandimenti intorno a questo concetto:escludendo i
rapporti di convenienza (caso in cui l’uomo in esame mi provoca ribrezzo,xò io
ci sto lo stesso poiché mi conviene:magari ho xso il lavoro e ho il mutuo da
pagare e/o i figli avuti da chissà chi e chissà xché da crescere e/o sono piena
di debiti),che 1 è pure libero di avere (a patto che trovi il decerebrato di
turno che non è in ° di capire che fingi di continuo in tutti gli ambiti del
rapporto… e mi fermo qui),l’errore di base è quello di continuare a non capire
(o a fingere di non capire,il che mi sembra assai + probabile) da cosa è
realmente attratta una donna;eppure,la cosa non è di difficilissima
comprensione à il caso specifico della foto
non posso conoscerlo,ovviamente,xò io non darei assolutamente x scontato che
questo (come tanti altri simili) rapporto
sia
tutto rid8 x forza ad 1 sterile ed arido interesse. What do i mean? Qualsiasi
donna,x sua natura,è inconsciamente attratta dall’uomo vincente,dal capobranco
(passatemi il termine),dall’uomo competitivo,che dà sicurezza (io dico sempre:
“se una donna dice di sentirsi al sicuro
vicino a voi e/o che le ispirate un senso di sicurezza,state certi che è già
vostra al 99%”),che la fa sentire al sicuro,che è capace di accoglierla
nella caverna (arcaicamente parlando) + grande (simbolo di protezione x lei e x la prole) e questa è
una verità innegabile;chiunque dica il contrario sta mentendo,poiché tutto
questo ha un fondamento puramente biologico/istintivo e non ideologico. In
quanto donne,siamo inconsciamente attratte da tutto ciò che rimanda ad un’idea
(sempre inconsapevole:la > parte delle donne non sa neppure cosa siano gli ormoni) di virile,di
testosteronico e,quindi,di forza,di competizione (è sempre questo ormone che ha
spinto,con entusiasmo e voglia di combattere,l’uomo primitivo fuori dalla calda
e comoda caverna x cacciare gli animali e procurare il cibo x sé e x la
prole),di sicurezza (l’uomo primitivo vincente era quello che,ancora una
volta,primeggiava,procurandosi +
cibo e,quindi,> possibilità di
nutrire/proteggere la sua famiglia);il copione non è affatto cambiato,restando
intatto nel corso dei millenni. Io non mi stupirei affatto di scoprire che
Melania è innamorata xsa del suo Donald,di scoprire che è stata conquistata
dalla sua aura di potere,di importanza,di ruolo sociale,non mi stupirei di
scoprire che lei è stata letteralmente rapita/annebbiata dall’idea di essere la
donna di un uomo così importante (sarà l’uomo + influente/importante della
terra? eeh… non una cosa proprio di poco conto),di saxe che quello non è un
freddo rapporto di interesse,ma di passione autentica,che poi si è trasformata
in amore,in progetto di vita. Troppo assurdo? Non x forza.. Queste
caratteristiche risultano a dir poco inebrianti x una donna,bisogna essere
onesti ed ammetterlo. Non è un fatto di $$$:anche il venditore di pesce
all’ingrosso è ricco,ma magari ha la 3a elementare,non sa parlare
neanche in italiano e quindi ha fascino pari a o;anche il ragazzo rammollito e
smidollato che ha ereditato la villa a 3 piani dal nonno ha i $$,ma non attira
(ed è lì che scatta il rapporto di interesse!),non esercita alcun poter su una
donna,xché non è vincente,xché non è 1 che “ce l’ha fatta” o che ha scalato la
montagna sfidando le intemxie (ed ecco che torna sempre il mito dell’eroe,di
quello che viene con la spada a salvarti… xò,effettivamente,capita anche che
veramente qualc1 ti salvi,magari senza spada,x cui tu poi non puoi fare a – di xdere la testa):resta 1 che non ha quell’aura di
sicurezza,di forza tutta maschile,resta 1 a cui bisogna quasi quasi insegnare a
leggere e scrivere (quando invece a noi piace tanto essere “guidate” da loro!).
Insomma:quello che sembra così difficile da comprendere è che a noi non
interessa l’estetica (non abbiamo una sessualità così “visiva” come gli
uomini),non ci interessa se ha la Ferrari parcheggiata s8 casa (a – che non se la sia guadagnata grazie alle sue capacità,alle sue
potenzialità ed ai traguardi che ha raggiunto),non ci interessa se ha i capelli
o – (sappiate che sono un simbolo femminile,quindi
xdete solo tempo a fare strani intrugli/metodi x renderli forti e belli:vi
renderete solo + femminilizzati),né ci interessa
se ha le sopracciglia con una forma xfetta (x favore,smettete di andare da
estetiste,visagiste e manicuriste:volete essere delle barbie tutte lisce e rosa?
lasciate a noi queste cose) o se la sua pelle è depilata (smettete anche di
depilarvi:noi non vogliamo toccare la pelle di un bambino);quello che interessa
a noi non ha niente a che fare con gli occhi,ma con le sensazioni,con quello
che c’è intorno a voi e nella vostra testa;a noi interessa saxe cosa fate,con
chi ve la fate,in quale ambiente gironzolate (non è esattamente lo stesso saxe
che andate al circolo degli ufficiali o allo squallido circoletto x le
scommesse),in che contesto siete cresciuti (dicasi lo stesso:non è proprio la
stessa cosa saxe che siete stati tirati su dal parcheggiatore abusivo e saxe che
siete cresciuti in un ambiente intelletuale,col primario di chirurgia del
policlinico come padre… e questo viene fuori subito,fidatevi!). Il ruolo ha la
sua importanza… Con questo non voglio dire che solo i primari o i presidenti
degli Stati Uniti abbiano una qualche possibilità di riuscita in campo
sentimentale,assolutamente! Voglio solamente dire che una donna subisce il
fascino di questi “ruoli”,fermo restando che poi possa benissimo sposare lo
scaricatore di porto o l’avanzo di galera alcolizzato e tatuato. Adesso non venitemi
a dire che essere corteggiate da 1 scaricatore di porto (x quanto possa essere
bravo,buono,simpatico,carino,generoso e tutto quello che vi pare) equivale all’essere
corteggiate dall’ufficiale dell’aeronautica (o della marina,fate un po’ voi)
oppure dal medico dell’esercito (altra cosa irresistibile:le divise) o dal
sergente dei Marines;tanto,non ci crederei neppure se lo vedessi. Non raccontiamoci
balle:uscire con un uomo che ti parla in italiano,raccontandoti dei suoi
progetti,delle sue interessanti esxienze di lavoro/viaggi e quant'altro non è proprio esattamente =
ad 1 che ti racconta della sua ultima serata trascorsa al centro sociale ad
ubriacarsi. Questo si può dire?
Alla
fine di tutto,quello che bisogna capire/accettare è che siamo ≠ ≠ e che questo è un bene,una
fortuna:inizio a credere vagamente che sia proprio il collante che ci tiene
insieme (nonostante,a 1a vista possa sembrare un motivo di divisione),che
ci fa sognare sull’altro/a,che accende il desiderio di conoscere e scoprire l’altro/a,con
tutti i suoi lati a noi sconosciuti (e incomprensibili?),le sue sfumature (che
vengono fuori col tempo,xché una xsona non si smette mai di conoscere:fa
emergere lati della sua xsonalità anche dopo anni);non siamo
interscambiabili,né = =,ness1 è suxiore e ness1 è inferiore:semplicemente,siamo
complementari,opposti. E non possiamo fare a – di cercarci.
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