lunedì 16 aprile 2018

QUANTE FETTE DI MONDO CI SPETTANO? QUANTE POSSIAMO PRENDERNE? (un n° < o forse = dell'infinito)

quante volte ci siamo chiesti:"e se avessi preso quell'altra strada? e se avessi scelto quell'altra xsona/quell'altro lavoro/quell'altra città?",quante volte abbiamo immaginato che la nostra vita avrebbe potuto prendere un'altra piega,magari migliore o + entusiasmante? tanti "se",tanti "e se avessi...?",tanti "è stata la scelta migliore?" ci seguono ovunque andiamo e qualsiasi scelta facciamo;xché,si sa,ogni scelta comporta delle rinunce. possiamo prendere solo ciò a cui non sappiamo rinunciare,lasciando tutto il resto nel vassoio. ma siamo sicuri che sia davvero così? .... siamo sicuri che,una volta preso un dolcetto,tutti gli altri debbano necessariamente restare nel vassoio? siamo,forse,veramente in 1 degli infiniti universi paralleli,dove stiamo vivendo una sola delle (al3ttante infinite) possibilità che ci sono offerte,come dice il principio di indeterminazione? scegliamo noi quale porta aprire... e tutte le al3 resteranno chiuse x sempre (o,al massimo,axte/apribili solo dove non possiamo vederle)? io credevo di sì,xò,pian piano,inizio a credere che questa non sia la verità;al-,non al 100%. si può scegliere di aprire una porta o di prendere un solo dolcetto,ma poi,nel tempo,ness1 ci vieta di assaggiare anche la metà di un altro dolcetto (o di 2 o di 3...),né di sbirciare un pochino nella stanza dove conduce la porta accanto alla nostra:insomma,possiamo dire che le possibilità sono infinite e restano tali sempre,anche dopo una scelta. xò,fino a poco tempo fa,anch'io la pensavo diversamente:credevo che comunque,dopo aver scelto un dolcetto,tutto il resto dovesse restare lì nel vassoio,senza che io potessi neanche + toccarlo o guardarlo.... x poi rendermi conto che non è esattametne così;chi vive in un'altra città (o un altro stato o addirittura in un altro continente) non è detto che debba rinunciare ai suoi affetti familiari,alle sue vecchie amicizie o ai luoghi in cui è cresciuto;chi decide anche di girare il mondo,non è detto che stia rinunciando o dimenticando la "sua casa",quella che resterà comunque sempre la sua base (da dove,eventualmente,potrà sempre ripartire dopo una tempesta);chi decide di aprire questa porta,non sta (necessariamente) chiudendo tutte le al3 a chiave... le sta solamente lasciando socchiuse,x poter dare una sbirciatina quando ne sentirà il bisogno e/o x poterle proprio varcare quando gli va o ne sente la mancanza. in definitiva,tutto è "riapribile",sempre,in ogni luogo e in ogni tempo... tutto è "ricominciabile",da qualsiasi punto e da qualsiasi condizione,anche se disastrosa o (apparentemente) senza uscita. e questo,a volte,lo si impara proprio avendo la  momentanea sensazione di aver "lasciato tutto" x seguire una strada,una direzione ben precisa,che fa avvertire quell'impressione dell'"ormai ho scelto e indietro non si torna +";non è chiuso un bel niente,xché tutto è sempre lì,pronto ad aspettare chiunque decida... e non di tornare sui suoi passi (cosa,xaltro,comunque possibile),ma di vivere contemporaneamente in + "universi paralleli",di vivere le varie possibilità che la vita offre,scegliendo anche + di un dolcetto da quel vassoio infinito e decidendo di non chiudere nessuna porta a chiave dietro di sé. non bisogna avere paura di scavalcare la linea di confine che separa ogn1 di noi dalle vecchie abitudini,dai luoghi di infanzia,dagli affetti di una vita,xché niente è lasciato indietro x non essere + "riprendibile" o "coltivabile";anzi:tutto quello che abbiamo vissuto acquista un sapore diverso,quando è visto da lontano,con occhi nuovi e con sguardo rivolto (anche) altrove... 
la realtà è dentro di noi:le porte chiuse non esistono,se noi continuiamo a tenerle axte,col nostro sguardo rivolto ovunque;i muri sono solo nella nostra testa e non attorno a noi... e le possibilità non sono mai limitate:siamo sempre liberi,in qualsiasi istante,di vederle tutte,di "assaggiarle",di entrarci dentro,farci un giro e poi decidere di uscirne (o di ritornarci nuovamente). 
il mondo è alla portata di ogn1. chi tende la mano può prenderne un pezzettino,magari anche 2 o 3... chi è + audace,ne prenderà una bella fetta,senza che tutti gli altri debbano rinunciare a prenderne quanto vogliono
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