giovedì 31 ottobre 2019

CHI VALE COSA? CHI DI NOI E' ABBASTANZA?

riflettevo su questa notizia pubblicata da un'amica su un social (amica madre di svariati bimbi,sia "di cuore" che "di pancia",alcuni dei quali non in perfettissima salute) e pensavo a questa cosa della "società",intesa come una specie di entità fisica a sé stante,cosa che mi lascia sempre più allibita:signori,la società l'ha creata l'uomo e non viceversa!



è la società che deve stare al servizio dell'uomo,mica il contrario! dobbiamo tutti contribuire a mantenerla in uno stato "civile",dobbiamo rispettare la cosa pubblica,dobbiamo tutti impegnarci,obbedire alle leggi e bla bla bla,siamo d'accordo,ma non è che dobbiamo considerarci un peso,semmai alcuni (rettifico:tutti noi,prima o poi,diventiamo tali,perché invecchiamo,ci ammaliamo o entrambe le cose) di noi possono essere degli elementi di cui doversi occupare con maggiore attenzione,ma non possiamo cadere nella trappola che ci considera degli ostacoli (ma poi a cosa? a chi?) quando abbiamo più bisogno della collettività e dell'altro.

la società serve all'uomo e non viceversa.
smettiamola di credere che bisogna essere "utili" a tutti i costi:ognuno di noi è su questa terra per un obiettivo ben preciso (che può non per forza coincidere con la produttività o il guadagno),con una missione (che può anche essere quella di far felice qualcuno o di far smuovere eventi/situazioni che si ripercuoteranno su tutta una serie di persone/eventi che neanche ci immaginiamo),uno scopo...
nessuno sa (almeno per ora) questa bambina perché è venuta sulla terra;magari saprà portare la pace nel mondo o scriverà libri in grado di smuovere delle coscienze.
cosa ne vogliamo sapere noi? 
quante persone all'apparenza insignificanti hanno portato una luce nella vita di qualcuno? quanti sono riusciti a salvare l'anima disperata di chi si credeva perso,magari soltanto con una parola o facendolo sentire importante? a quanti di noi,almeno una volta nella vita,è capitato di ricordare a quell'amico o a quel conoscente che il mondo non sarebbe stato lo stesso senza di lui,perché era importante per qualcuno,magari per la sua famiglia,per chi lo amava,riuscendo a non farlo arrendere?
io credo che la vita di ognuno un senso ce l'abbia eccome! ovviamente,se passiamo il tempo (che è sempre troppo poco,a mio avviso) a nostra disposizione solo cercando di sopravvivere e/o di accumulare qualche soldo per fare la spesa al sabato (cosa necessaria,per carità,ma non certamente sufficiente a vivere in maniera completa),questo senso non si paleserà facilmente dietro il portone di casa nostra,però,cercando,ogni giorno,di comprendere delle piccole cose,credo che i puntini da unire,pian piano,daranno vita ad un disegno che potremo vedere.
almeno spero che accadrà in un tempo ragionevole 😕
insomma,questa moda malsana di voler capire chi è più degno di un altro,chi ha la vita con più valore,chi è da ammettere,chi da scartare non è che mi piaccia poi molto.
anche perché poi chi si arroga questo diritto di valutare (come se fossimo ad un esame in cui si può essere ammessi o scartati o ad un tribunale dove si deve decidere chi può restare nella società cviile e qui il discorso sarebbe ben diverso) è messo sulla stessa barca dei valutati:il valutante è sullo stesso piano del valutato,quindi qualcosina non torna tanto.
se siamo qui sulla terra è perché qualcosa dobbiamo fare:non è che tutti i 6 miliardi di noi possono avere missioni titaniche (oddio... chi vuole può anche farlo,non credo che ci siano limiti poi così estremamente invalicabili!) o che tutti possiamo vincere il nobel per la medicina,però il punto non è questo:il punto è che ognuno di noi è importante,è prezioso e questo basta;non sempre tutti siamo importanti per tutti,questo è ovvio,però,nel nostro piccolo,ognuno riesce a smuovere qualcosa nella vita,nell'anima o nella coscienza di qualcun altro e così tutti ci concateniamo con tutti. un po' come dire che "a" si connette con "b" e poi "b" fa lo stesso con "c",portando qualcosa nella sua vita... alla fine di tutto,anche "a" avrà contribuito alla vita di "z" 😊
è abbastanza?

ok,se siete dei cinici nichilisti non basta neanche questo... mi dispiace per voi che non riuscite a cogliere la magia che vi circonda.















martedì 29 ottobre 2019

LA GRUBER VUOLE "RIEDUCARE" GLI UOMINI,MA SEMPLICEMENTE LI ODIA.




No,cara Gruber,ti sbagli di grosso (anche se non è una novità):non abbiamo affatto bisogno di uomini femminili,ne abbiamo abbastanza di donne mascolinizzate come te che si divertono a svilire l'uomo. Vorrei ricordarti che il testosterone che tanto odi è quella sostanza che ci (a noi tutti,compresa te) ha permesso di godere delle comodità di cui disponiamo oggi:è l'ormone che ha spinto gli uomini (sì,uomini,ma non nel senso di genere umano,ma nel senso di maschi,xy,hai presente?) a sfidare se stessi,a proteggere le proprie donne ed i propri figli quando ancora erano nelle caverne (hai presente quando potevamo tutti finire ammazzati sbranati da qualche bestia feroce nei boschi? O quando,per sopravvivere,qualcuno,cioè un uomo,usciva ad uccidere e sfidare animali,per permetterci di non morire di fame e freddo?),è quello che ha permesso alle tue nonne e bisnonne di non morire ammazzate in guerra,rimanendo al sicuro delle proprie case,perché la guerra la facevano proprio i tuoi antenati (maschi),che avevano il coraggio di farsi uccidere,pur di salvare la Patria (e non la matria,come amate dire voi femministelle da strapazzo) ed i propri figli (eh,già:il patriarcato che odi tanto ha permesso alle tue antenate di salvarsi la pelle,perché in guerra o in miniera ci andavano gli uomini,lo sai?).

A noi servono uomini forti,coraggiosi,quelli che sfidano se stessi ed il mondo,pur di farci progredire,di farci sopravvivere e stare al sicuro:continuiamo ad aver bisogno di uomini che amano competere e dimostrare al mondo l'impossibile. Se oggi anche tu puoi arrivare all'altro capo del mondo in poche ore,lo devi a loro,mi dispiace dirtelo,ma lo devi esattamente a questi uomini che tanto odi;se oggi puoi vivere al sicuro al 56° piano di un grattacielo,senza crollare al 1° soffio di vento,lo devi a qualcuno (che è un uomo,te lo garantisco) che,grazie a questo ormone che tu odi,ha deciso di accettare la sfida,di competere e dimostrare che era possibile;se oggi puoi toccare un tastino ed accendere una lampadina,lo devi allo stesso motivo;se oggi puoi sapere cosa succede all'altro capo del pianeta senza neanche alzarti dal tuo comodo divano,lo devi sempre a chi ha voluto sfidare gli altri e se stesso.
E,ti do una notizia,l'ormone che fa tutto questo è il testosterone.
Ed è anche quello che,più o meno inconsciamente,tutte voi femministelle/misandriche ricercate,quando ripetete la solita lagna:"Dove sono finiti gli uomini veri?"... Sai cosa penso? Che gli uomini ci sono,eccome se ci sono,solo che probabilissimamente stanno ben attenti a non avvicinarsi troppo a quelle come te che saprebbero solo disprezzarli.