lunedì 14 settembre 2020

COCQ,LO SPONSOR DELL'EUTANASIA CHE NON VUOLE PIU' MORIRE.

 

https://lanuovabq.it/it/cocq-sponsor-delleutanasia-non-vuole-piu-morire?fbclid=IwAR0w1JLl9eLq3T_DHdXecZIvhISOo0YwW3vrywi0XuI3kcSGTU0IR6qZ9GE

Il “buon” Cappato devo dire che non delude mai:le sue avvincenti battaglie mortifere,nichiliste e buie sono sempre attive,instancabili (e io dico anche un pochetto irrecuperabili J);è sempre lui a battersi affinché tutti possiamo morire il più presto possibile,nella maniera più silenziosa possibile (dovessimo dare pensiero a qualcuno,eh?!),nel minor tempo possibile,come se dovessimo uscire da una stanza senza svegliare chi dorme… in silenzio,in punta di piedi,quasi di nascosto,così che tutti possano poi svegliarsi il giorno dopo senza aver sentito niente e tornare alla solita vita senza intralci.

È sempre questa l’idea che mi ha dato il buon Cappato:convincerci tutti a farla finita,perché tanto,in fondo,a cosa serviamo? Quasi quasi,meglio proprio non venire al mondo,così ci risparmiamo tempo e fatica.

La sua visione mi sa che è questa (e mi sa che è ampiamente condivisa dalla sua amica Bonino,che neanche una bestia feroce come il tumore è riuscita a far riflettere sulle sue ideologie malate),perché il fulcro di tutto,secondo me,è questo:il valore dell’essere umano,della vita,nonché il solito “cosa ci stiamo a fare qui”. È ovvio che nessuno di noi sappia rispondere con certezza:dovremmo essere Dio per poterlo fare,però vale sempre la pena provarci. Di sicuro,non stiamo per toglierci di mezzo il prima possibile,ma per fare qualcosina (si spera di utile e positivo) durante il tragitto che ci è concesso.

Non solo il nostro amico aveva convinto questo signor Cocq a togliersi di mezzo (e fin qui ci siamo:niente di nuovo sotto il sole),sempre nelle modalità a lui care (eutanasia,fiala siringabile,privazione di sostentamento,clinica che offre prestazioni di questo tipo),ma stavolta ha voluto strafare:il tutto sarebbe avvenuto in diretta facebook,giusto per rendere tutto più covincente/avvincente K forse,c’è stato un momento in cui ha pensato (io oserei dire sperato) che mostrare quell’orrore sul web avrebbe convinto tanti di noi ad emulare Cocq;avrà pensato che quelle scene avrebbero sortito un effetto “incoraggiante” sul pubblico,che sarebbe accorso subito alla clinica vicino casa per farsi (dolcemente) ammazzare….

Si “ride” per non piangere,evidentemente.

Ma non si sta degenerando? Non viviamo nella follia più totale?

Senza contare che un momento simile è qualcosa di intimo,privato,l’ultima cosa che andrebbe spettacolarizzata (cioè:non ti dovrebbe venire neanche lontanamente in mente di riprendere gli ultimi momenti di vita di una persona),ma poi con quella modalità!

Come fa proprio lui a parlare di dignità?

È dignità essere ripresi e messi in mondovisione mentre moriamo? Ma sarebbe assurdo farlo anche se una persona fosse in preda ad una colica renale o ad una frattura… come si può pensare di metter lì un essere umano che soffre,che sta per andare via?

E lui sarebbe l’esempio di dignità da seguire? Di libertà? Di progresso?

Fortuna ha voluto che il signore in questione abbia cambiato idea,perché qualcosa dev’essersi acceso in lui,portandolo di nuovo ad un briciolo di lucidità

Io già me li immagino i ragazzini starnazzanti che si collegano la sera per vedere il tizio che esala l’ultimo respiro;già me li immagino svilire e ridicolizzare una tragedia del genere,come se tutto il cinismo in cui siamo immersi non fosse ancora sufficiente.

Ovviamente,le modalità di “esecuzione” sarebbero state le stesse della “dolce morte” riservate ad Eluana Englaro (la cui morte,ricordiamolo,fu molto incoraggiata dal padre... persona che più di ogni altra avrebbe dovuto sperare fino all'ultimo,ma che invece è riuscito a vedere la figlia morire di stenti,per fame e sete),a Terry Schiavo o a Welby:fine di quello che loro elegantemente definiscono “accanimento terapeutico” (dove le terapie con cui i cattivi antiprogressisti vogliono accanirsi sono  niente di meno che acqua e cibo 😳cose assurde proprio!),in modo da poterlo lasciare finalmente libero di volare via.

Amici,idratazione e nutrimento non sono terapie (né tanto meno accanimento terapeutico),perché non curano un bel niente:semmai nutrono (e non solo i malati,come sappiamo tutti noi,che ogni giorno beviamo e mangiamo),sono sostentamento,ma non sono né terapie né farmaci.

Adesso io vorrei che il signor Cappato,dall’alto dei suoi dolci “trattamenti sanitari”,provasse per un giorno a resistere senza questo ingiusto accanimento terapeutico,privandosi di acqua e cibo… vorrei che poi ci venisse a dire come si sente (soprattutto se c’è pure un simpatico cameraman a riprendere le sue reazioni per pubblicarle in rete) e se tutto questo ha un sapore dolce (o pesantemente amaro).

Ovviamente,le modalità con cui i cultori della morte ci presentano continuamente questi begli attimi sono anche rappresentati con la scenografia più cupa e terribile che possiamo immaginare:persone completamente sole,in una fredda stanza di ospedale,senza essere mai circondati da un parente che tiene loro la mano,da un figlio,una moglie… il nuovo modello di società che tanto piace a questi soggetti:solitudine,assenza di legami,niente affetti,niente nipoti/figli vicino,nessuna parola di conforto.

Direi che il quadro inizia ad essere abbastanza completo.

Il piano sta riuscendo alla perfezione,perché le persone sono sempre più vicine a tutto questo schemino triste:tutti siamo più soli,i legami sono sempre più deboli,l’amore incondizionato la gente non sa neanche più cosa sia,nessuno si prende più cura di nessuno.

Sapete cosa vogliono spingerci a fare questi psicopatici?

Ve lo dico io…

Vivere tutti separatamente,senza legami,senza famiglia (perché è un peso),senza affetti,ma solo per essere “produttivi” (una parola che non ho mai amato,perché mi sa di inumano:anche chi “produce” perché progetta palazzi magari lo fa per inseguire un sogno,perché vorrebbe vedere i suoi figli crescere in un ambiente migliore oppure perché vuole evitare che la gente muoia sotto le macerie di un terremoto,ma vabbè),per poi toglierci di mezzo quando non serviamo più,perché siamo inutili (l’equazione è la seguente:utile = lavoratore/produttore di qualcosa,stesso motivo per cui una madre che cresce 4 figli dignitosamente per farli diventare bravi cittadini futuri è inutile),siamo un peso,preferibilmente dirigendoci in una bella clinica per autoeliminarci.

Benvenuti nella società del futuro L

L'OPINIONE DI UNO SCRITTORE OMOSESSUALE SUL DDL ZAN

questo è il pensiero di uno scrittore dichiaratamente omosessuale,una persona dotata di buon senso e spirito critico.

vale la pena leggerlo.


http://giorgioponte-liberidiamare.blogspot.com/2020/06/lettera-di-un-omosessuale-contro-il-ddl.html


la sua opinione sul disegno di legge "zan" è azzeccata:le persone non sono riducibili ad una preferenza sessuale.... siamo molto molto più complessi di questo.

e non è giusto "catalogare" qualcuno in base alle persone verso cui prova attrazione:questa cosa non riguarda la società,lo stato o il datore di lavoro.

la legge già punisce chi discrimina qualcuno per caratteristiche fisiche/ideologiche/politiche,quindi non c’è alcun bisogno di creare nuove “vittime” da proteggere perché percepite come più deboli o più importanti di altre:nessuno può lontanamente pensare di non assumere tizio perché è obeso o caio perché la sera dorme con pincopallino (invece che con pincopallina);nessuno può impedire a tizio di andare a votare perché è basso o perché ha una gamba in meno o perché non ha gli occhi blu… non scherziamo. la legge punisce già chi osa fare una cosa del genere.

l’omosessuale è una persona già dotata di tutti i diritti individuali,così come lo è l’etero o il bisessuale o il trisessuale (ammesso che esista) e va punito esattamente come gli altri se ammazza qualcuno o se gli viene in mente di andare in giro con un martello a spaccare la testa della gente;così come va protetto esattamente come si proteggono gli altri se qualcuno gli fa del male,proprio perché è come gli altri.

non è né più né meno degli altri.

e non costituisce una categoria protetta.